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Pavimento in resina sopra le piastrelle: è possibile?

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L’applicazione di resina sulle piastrelle si presenta come un’opzione valida per rinnovare le superfici, in quanto è in grado di conferire una maggiore robustezza e un aspetto fresco, oltre a garantire un’eccellente impermeabilità. Questa scelta si estende comunemente a bagni, cucine e spazi esterni come le terrazze.

È la soluzione perfetta per chi desidera trasformare l’aspetto di una superficie piastrellata senza affrontare complesse ristrutturazioni. Inoltre, rappresenta un’alternativa ideale per chi mira ad aumentare la resistenza nel tempo del proprio pavimento o rivestimento.

In questo articolo scopriremo le possibilità offerte dai pavimenti in resina, della normativa che in Italia regola i sistemi resinosi e degli aspetti principali da considerare prima, durante e dopo l’applicazione su piastrelle preesistenti.

Rivestimenti in resina su piastrelle: si o no?

La risposta è sì. In genere, i sistemi resinosi possono essere utilizzati su vari supporti comuni negli ambienti residenziali, come piastrelle in ceramica,, pietre naturali, metallo, calcestruzzo, e, in ristrutturazioni complete della pavimentazione, anche su massetti cementizi, anidritici, riscaldanti e livellanti cementizi. Per rivestimenti tessili, PVC o linoleume legno è necessaria una valutazione approfondita caso per caso.

È molto importante sapere che alcuni supporti richiedono una cura particolare. Per quanto riguarda le piastrelle, è cruciale assicurarsi che siano saldamente ancorate al loro sottofondo, mentre per rivestimenti in legno è necessario verificare la stabilità per evitare deformazioni dimensionali significative. L'applicazione di sistemi resinosi richiede un supporto con adeguate resistenze meccaniche, stabilità e coesione in tutti i suoi strati, oltre a una idoneità alle sollecitazioni previste in uso. Un'attenzione particolare deve essere riservata al trattamento preliminare della superficie, scelto in base al tipo e alle condizioni del supporto e alla natura dei materiali da applicare.

Applicazione dei sistemi resinosi: cosa dice la normativa

La normativa UNI 10966 del 2021 delinea dettagliatamente i sistemi resinosi in Italia, coprendo sia l'uso industriale che decorativo su superfici orizzontali e verticali. In particolare, per superfici molto dure come piastrelle ceramiche o pietre naturali, la normativa consiglia un trattamento aggressivo per irruvidire la superficie e garantire l'adesione ottimale del sistema resinoso. Sono suggeriti trattamenti come levigatura con mole diamantate e pallinatura, con la possibilità di combinare entrambi.

La posa della resina su piastrelle richiede una verifica accurata dell'adesione, con la rimozione o sostituzione di piastrelle non aderenti e il riempimento di eventuali spazi vuoti con prodotti compatibili con lo strato di posa e il sistema resinoso scelto. I trattamenti di preparazione sulle piastrelle comprendono levigatura, un'operazione di abrasione eseguita con macchine specializzate, e pallinatura, un processo di sabbiatura meccanica con graniglia metallica. Questi trattamenti preparano la superficie per l'applicazione di sistemi resinosi a basso spessore, ideali per contesti residenziali.

Su superfici estremamente dure, come gres e klinker, è possibile combinare levigatura e pallinatura per ottenere una superficie ben preparata. La scelta tra le due tecnologie dipende dal tipo di sistema resinoso da applicare. In caso di sistemi resinosi lisci su piastrelle, si consiglia l'uso di strati preliminari di rasatura e/o livellamento, con l'opzione di aggiungere una rete in fibra di vetro o sintetica per ridurre danneggiamenti dovuti a deformazioni del supporto. Quando si verificano difetti di planarità del supporto, è necessaria la posa di strati di compensazione e/o livellamento utilizzando prodotti compatibili sia con il nuovo sistema resinoso che con lo strato di posa esistente.

Come scegliere il rivestimento resinoso giusto

Nell'ambito residenziale, i sistemi resinosi decorativi sono la scelta predominante. Oltre alla resistenza e durabilità, sono apprezzati per l'effetto estetico finale che conferiscono alla superficie. Il processo di posa varia in base al tipo di resina utilizzata e all'effetto decorativo desiderato.

Gli effetti estetici possono variare notevolmente, influenzati non solo dalla tipologia di materiale e dal processo di posa ma anche dalle competenze dell'applicatore. Per garantire la durabilità del sistema resinoso, è essenziale condurre una manutenzione accurata e adeguata delle superfici. La normale usura, infatti, può influire sulla lucentezza, causare graffi o alterare l'aspetto, specialmente nelle aree ad elevata sollecitazione.

La resina sulle piastrelle può essere impiegata in quasi tutte le circostanze, a condizione di optare per il prodotto appropriato. La selezione deve tener conto dello scopo del trattamento e del tipo di superficie. Utilizzare la resina è particolarmente vantaggioso quando le piastrelle perdono la loro lucentezza, poiché lo smalto superficiale, oltre a un impatto estetico positivo, conferisce una buona idrorepellenza. Applicare la resina sulle piastrelle con uno strato superficiale compromesso è una soluzione valida che ripristinerà la superficie e ne migliorandone la resistenza all'acqua e all'umidità.

La scelta della resina dipende dal tipo di rivestimento e dall'ambiente circostante (interno o esterno, soggetto all'umidità, ecc.). Trovare la resina adatta ai propri progetti e aspettative è possibile, considerando attentamente le numerose opzioni disponibili sul mercato e affidandosi ad esperti professionisti del settore.

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